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9-6-2004
GLI OSTAGGI PRENDIBILI
[che poi è parte del mio diario segreto ed il seguito del mio "Le cittá invivibili", scritto a quattro mani con l'amico Sharonino e continuum di quel libello composto quasi per giuoco da me medesimo insieme al camerata Vladimir: "20.000 tette sotto i mari", che parla dei sogni purtroppo irrealizzati di un gruppo di sommergibilisti russi eroicamente morti (per mano comunista) nell'atlantico o nel baltico (o erano gli urali?)
Capitolo unico
Ostaggi o ortaggi ?
Come avrete letto anche voi, cari cittadini del mondo, un nutrito gruppo di divinità (nutrito perché mangiamo tanto) composto da me stesso, primo ministro italiano berlusconi silvio, il mio amicone americano il presidente bush e un certo sanchez (che non ho ben capito chi sia; non è né il generale, né il torero, né il rivoluzionario messicano, ma è simpatico, sembra un attore e parla e spara in inglese (a proposito, ma quanti sanchez ci sono in iraq?), abbiamo liberato tre ostaggi italiani e un polacco.
La storia potrebbe finire qui, se non fosse che tre più quattro fa sette e che la matematica non è un'opinione (come diceva tua nonna), ma la storia sì che è un'opinione (come diceva mio nonno).
In più questa
notizia vi coglierà di sorpresa; perdindirindina come vi coglierà di sorpresa, non ve lo sareste mai aspettato che io stesso, anzi io-noi, avremmo audacemente liberato questi eroici ostaggi che ci aumentano l'audience... ohibó... che sorpresona...ma come vi siete permessi voi comunisti di pensare che io-noi non vi avremmo regalato la pasqua anche d'estate... io-noi che manifestiamo in prima serata e vi regaliamo eroi e funerali di stato, interrogazioni parlamentari e magistratura alla griglia e voi comunisti insieme a questi arabi (che sono pure brutti) che tentate di manipolare la politica.
Non sia mai detto e oppplà, eccovi la colomba estirpata dal cilindro presentata dall'amato (sic.) Tony Renis, che umilmente non ha voluto comparire ma è grazie alle sue amicizie che siamo riusciti a sapere dove i beduini nascondevano i nostri eroi (pure il polacco, per ingraziacce er papa).
Inzanzi tutto, (come avrebbe detto Petrolini) io ho comprato i salamini e me ne vanto, mentre avvoi vi ci ho rifilato gli ortaggi. Eh sí, perché di sorpresona in sorpresona anche il surreale diventa terreno e banale e i presidenti del consiglio o dei continenti o delle prigioni rimangono sempre gli stessi (anche questa ve la passerò come una sorpresa).
Tutti sanno (nonne incluse) che gli ortaggi dopo tre mesi puzzano e oltretutto, non essendo i tre italiani degli ortaggi freschi (per non parlare del polacco), vi dovrebbe venir d'obbligo la domanda che anche un carabiniere si farebbe: macchè minchia (perché di ortaggi stiamo parlando) ci facevano tre italiani (e sopratutto un polacco) sotto il sole africano (perché anche se l'iraq è in australia la metafora a io-noi ci pare proprio appropriata).
E soprattutto chi cazzo sono questi ortaggi?
Per fortuna che da venticinque anni vi ho educato all'imbecillità e anche un carabiniere al confronto vostro ormai sembra Umberto Eco. Comunque qualche soddisfazione ve la voglio dare.
E se non l'avete ancora capito, questa volta ve lo spiegherò per benino.
Questo sono eroi, alfieri della torellaggine italiana, più cazzuti di Fassino, esportatori della cultura e delle barzellette italiote e si trovavano in terra straniera perché, poverini, in Italia non riuscivano a trovare un lavoro
E qui forse mi toccherà fare un poco d'autocoscienza e riconoscere che qualcuno, in questa folle corsa, è stato lasciato indietro, non per colpa mia, ma grazie alla CGIL e ai soliti comunisti.
Cercherò quindi di spiegarvi anche questo, a voi che non capite (o fate finta, perché di sicuro avete parenti nel sindacato).
Come sapete benissimo, io ho rilanciato l'economia e portato il paese nella serie A delle serie universali, tanto che anche il mio amico George ci invidia i nostri Mc Donalds e pure l'ex presidente Kossiga si offende se non lo portano lì a mangiare.
Io sono riuscito, come sapete benissimo, a dare ad ogni cittadino italiano un televisore, e poichè, come tutti sappiamo, chi paga tiene a ciò che ha pagato, io ho fatto in modo che ogni cittadino italiano paghi per guardare la televisione (la mia televisione), e mi sono premurato che ognuno guadagnasse abbastanza per farlo.
Anzi, mi sbilancerò e vi dirò di più: io ho fatto in modo che ogni cittadino italiano guadagni oggi cento volte di più di quello che suo nonno guadagnava cent'anni fa quando in Italia governavano quei comunisti dei Savoia e che sapesse cento volte di meno (perché chi ignora è felice, come dice La Russa). E vi sembra poco? Ma tutto questo progresso non poteva venire senza qualche sacrificio...
Come avete potuto constatare personalmente, io-noi, l'economia l'abbiamo rilanciata così velocemente e con tanta virulenza che quattro nostri compatrioti sono rimasti per strada e non sono riusciti a saltare a bordo di questa nostra meravigliosa penisola che come il mio yott è proiettata verso il futuro.
Purtroppo di queste quattro persone, ma che dico, chiamiamole più modernamente "unità produttive", sì, di queste quattro bellissime unità produttive, una s'è rotta e le altre tre hanno continuato a mangiare per più di due mesi a spese dei comprensivi contribuenti iracheni.
Dietro apostolico suggerimento avevamo mandato un faccendiere polacco a controllare, ma anche lui si è fatto prendere dalle smanie di gloria ed ha voluto diventare un ostaggio. A quel punto il papa in persona, che non si era mosso nemmeno per fermare la pulizia fatta in terra santa né per liberare gli ortaggi degli israeliani nella grotta del buon gesù, ha intuito (da quel grande imbonitore che è, cosí vicno al signore) che era arrivato il suo momento e mi ha personalmente promesso una nuova sorpresa per le mie rielezioni. (Il ciuco polacco non sa che la sorpresona gliela stiamo preparando io e George che cattureremo Osama la settimana prima delle elezioni americane).
E' così che quel giorno, (non ricordo se era Omaha Beach o la costa sarda), io, George e Sanchez abbiamo preso in mano la play station e abbiamo deciso d'intervenire, liberando finalmente gli ortaggi (o gli ostaggi?) e riportandoli presso le rispettive famiglie.
(Stiamo ancora torturando il polacco, perché è lecito, ma non capiamo che cazzo dice.)
Io-noi eroi uniti contro tutti per fermare questo scempio, come dicevo, in un momento in cui voi vi sentite spersi e senza guida, miei cari concittadini spauriti e abbandonati, ma che dico, che brutta parola "concittadini"; in quest'impeto futurista mi sento un po' come quel tale martinetti e mi vien voglia di reinventare (come il creatore?!) un nuovo vocabolario per una nuova civiltà, per cui d'ora in poi non sarete più solo miei compatrioti, ma verrete innalzati a splendide "unitá elettive" (siatene fieri) e io sarò il vostro Standal (che per quei macachi ignoranti che non lo sanno era il geniale bottegaio francese).
Vs
Silvio
- - -
19-5-2004
Democrazia a Rafah
Caro Marco,
come saprai anche l'america non è una democrazia, e te lo scrivo soprattutto riferendomi a quel che
tu mi scrivi per dirti che qui non si può parlare di molte cose (come ti dirá Mr. Michael Moore che
può dirle e mostrarle in Francia ma non qui), tra cui Israele (e poi l'aborto, la NRA, l'arroganza
e prepotenza, l'idea di patria e libertà che il mondo deve ingoiare a forza ecc. ecc.).
Esiste (come troverai nell'indice ONU) da anni una risoluzione delle Nazioni Unite nei confronti
di Israele per il ritiro dai territori occupati, cosí come esistono almeno 6 reports all'anno da
parte di tutte le organizzazioni umanitarie sulle nefandezze compiute dal regime israeliano, ma
pare che non importi a nessuno far rispettare risoluzioni o coerenze internazionali, forse
perché è più facile ammazzare bambini, donne e uomini iracheni, afgani o palestinesi che parlar
male degli agenti reali della cia in arabia saudita o dei macellai israeliani o dei dittatori
panamensi, nicaraguensi, tailandesi, burmesi, liberiani, ecc. che gli americani hanno imposto
al mondo come la loro spazzatura culturale.
In questi giorni qui ci viene la nausea a forza di ascoltare le pagliacciate investigative
manufatte in casa per dimostrare al mondo quanto questo popolo eletto da dio (dio cristiano
naturalmente) sia giusto e libertario. Dagli abusi militari in Iraq (and what about Guantanamo
or the American jail system where this kind of abuses is daily routine?) alle manipolazioni
intorno all'11 settembre, alle palle presidenziali raccontate da secoli al popolo
americano (e di riflesso imparate a memoria da Berlusconi, Putin, Aznar, Blair, e ora da qualche
migliaio di altri governanti di cui non riusciamo neppure a pronunciare il nome).
Scusa come al solito lo sfogo (ed è per me ora di tornare a lavorare per pagare le tasse e finanziare proiettili e bombe a questo governo d'emigrazione ed a quello mio di nascita), ma chiudo continuando a non essere sbalordito e spero che insieme si possa fare (FARE FARE FARE) qualcosa per risvegliare le coscienze e le speranza di quel che rimane della nostra generazione.
Un bacio
- - -
22-2-2004
Il cavalier Silvio Banana
alcune considerazioni
1
Chiamare Berlusconi cav. banana mi pare un complimento che non si merita.
La banana contiene Potassio che ha effetti che il cav. Berlusconi
non immagina neppure. La Banana è raccomandata contro la diarrea,
e per aiutare le deficienze intestinali insieme con i
fermenti lattici vivi (che si trovano negli yogurts).
Berlusconi raccomanda e aiuta deficienti che gli ritoccano i fermenti
del suo pisellino. Due elementi opposti, la banana ed il pisellino
del cavalier Berlusconi Silvio.
Io dico che la banana sta a Berlusconi come una bella donna sta a
un macaco (senza offesa per i macachi e le scimmie tutte). Capisco
che la forma ed il colore diano ironia al paragone, ma a me sembra
ingenuo e inappropriato. Anche perché il cavaliere non mi sembra
superdotato. Meglio il pragmatismo americano o quello toscano, in
questo caso: Berlusconi è una merda malcacata. E' il cavalier Silvio,
una macchietta che macchia tutto quel che tocca..
2
Non considerandosi un politico di professione, ma un cavaliere
di mussoliniana memoria (non certo nominato da qualche re
illuminato), Berlusconi Silvio fa finta di dirla e pensarla come uno del
popolo, macari il disoccupato davanti alla tv al bar dello sport. Dietro
a questa dialettica "povera" noi sappiamo mascondersi lo
studio miliardario di qualche equipe di esperti di comunicazione. Noi
tutti sappiamo anche che quell'impressione, che i politici di
professione siano ladri, ce la diedero i parenti del cavaliere, i Craxi,
i Martelli, ecc. che lo hanno cresciuto con latte di Parma nella
loro casa che han chiamato socialista, ma possiamo almeno dire (ora)
che quel tipo di ladri rapinava più all'Arsenio Lupin che alla Ciro
Pagnotta di quelli che oggi si chiamano di Forza Italia.
Calcola ormai 30 anni di educazione televisiva alla stupidità e
all'ignoranza e avrai uno spettro dell'elettorato che si è cresciuto
Berlusconi, a cui ora può parlare liberamente.
Faccia di tolla ne avevano anche i democristiani e i socialisti, ma
avevano fatto scuole più serie e la faccia di tolla la usavano come
maschera, alla maniera dei tragici greci. Berlusconi parla come se
il dono del verbo ci fosse stato regalato per il piacere di sentir
elencare tutte le parole che impariamo, e il cavaliere a cavallo del
suo cavillo manda a memoria tutte le parole che conosce.
3
Rap
Io
non ho nulla contro il sentimento dell'amicizia, ma essendo il
concetto di amicizia un concetto ampio e variegato ed essendo un
concetto che ciascuno sembra avere suo, per proprio conto, ho perso
il filo del racconto e ritorno all'amicizia. Che dice Nietzsche
sull'amicizia ? Ho paura che ne sappiamo più di quel che Alberoni
dice ? Per pigrizia?
L'amicizia è basata su una lunga serie di coincidenze, vicinanze,
assenze, presenze, coerenze, incoerenze, riconoscenze,
rappresentanze, presidenze, arrivi e partenze, sentenze, ordinanze e
di nuovo coincidenze, fortuite coincidenze e concatenazioni astrali.
Noi, tutti uguali, come ci ha insegnato la società in cui siamo stati
educati,da cui però avevamo anche imparato che tutto ha le sue
regole, l'abbiamo studiato.
4
Mi sembra incredibile, e questo lo dico come a farmi una domanda, mi
sembra incredibile la pessima qualità del dibattito, non solo
politico, ma anche culturale, sociale, ecc. ecc.. E lo dico anche
parlando di quel che mi mandi tu da leggere o di quel che sento in
televisione, discutendo con amici o leggendo i giornali. Mi sembra
si stia perdendo il senso di ciò che siamo, da dove veniamo e dove
vogliamo andare, e non scusarmi questa banalità ma abbbiamo perso il
senso anche di quella ch'è la realtà.
Non so se ricordi un personaggio televisivo della nostra gioventù
che si chiamava Catalano, Era il filosofo dell'ovvio in una
trasmissione di renzo arbore e diceva cose come meglio una pagnotta
oggi che niente domani, ecc. Lo dico perché mi sembriamo tanti
Catalani, che si dicono delle ovvietà. Forse questo ci serve a
capire se lo sono o no, se il nostro interlocutore è con noi o no.
Peró credo che questo non ci porti in nessun luogo, e credo che oltre
a mascherare la nostra impotenza di fronte a sistemi che ormai sono
televisivi, nel senso che sono distanti da noi; a cui non
partecipiamo in prima persona, se non seguendoli passivamente in
eventi televisivi.
Alziamo la qualità del confronto compagni! Tiriamola via dallo
schermo e riportiamola per le strade, nelle scuole, negli ospedali,
nei luoghi di lavoro, tra la gente. Quanto a noi, credo ci si debba
ingegniare (con la gni), ricreare dei punti di riferimento, di
cultura e di pensiero fuori dagli schemi istituzionali che esistono e
abbiamo già nel sangue.
Un saluto dalla sezione di niuiorc
5
In quest'ultima annotazione ci siamo riservati il piacere di trattare
due argomenti scientifici dal punto di vista del più profano e
non-scientifico essere che neppure sa d'essere un mammifero bipede,
probabilmente una scimmia eretta, secondo le teorie di Darwin, che
peró conosce solo di nome.
Come sottolineiamo, ci siamo riservati per ultimo il sollazzo di pretenderci
chi non siamo e abbiamo deciso di trattare nel finale di questa
nostra lunga elucubrazione, due temi scottanti (come si dice ovviamente)
e di fondamentale valore politico e sociale come sono quelli
che andiamo a presentare la
Signora costituzione ed il Signor calcio. Per cominciare bisognerà
dire al nostro paziente pubblico, che la Signora
Costituzione ha circa 90 anni e che li porta dignitosamente e che il
signor calcio ha un'età indefinita, simile a quella che non si riesce
a dare ai casanova ollivuddiani, li porta bene, ma è difficile a
dirsi, perché è lampadato e sembra uscito fresco fresco dalla
palestra.
Che cosa abbia portato la signora costituzione nel letto
del signor calcio sono affari che non riusciamo a capire, ma
ci sembrano improvvisamente cazzi nostri e cercheremo di darcene
una ragione. Una ragione tra le tante sarà di sicuro l'aspetto fisico,
'sto signor calcio assomiglia ad un modello di Svetlanio Pautasso e di
sicuro la signora costituzione lo troverà attraente. E' vero anche
che da qualche anno la signora costituzione ha perso ammiratori e
che il calcio ne ha guadagnati. Ramon Herrigno sostiene addirittura che la
politica sudamericana ormai determinata dal calcio sia rimasta
sconvolta dal tardivo accoppiamento e che si presenterà ai prossimi
mondiali di calcio determinata a dire la sua.
Fen Hei, che non ha mai vinto nessun premio, sostiene che ormai da
secoli la politica mondiale sia determinata dai risultati delle
partite di calcio che si svolgono ovunque nel pianeta. Gli americani
e i russi sono d'accordo, (l'Istat non ha intervistati i cittadini
con un titolo di studio) e la copulazione tra uno sport popolare e la
costituzione non li offende. Anzi, era ora !!! Avreste potuto
scopare 100 anni fa, pare abbia urlato Putin, noi abbiamo messo
insieme la costituzione con le armi e la trombata l'abbiamo
battezzata "alla cecena".
La notizia della fornicazione ha preoccupato anche Berlusconi Silvio
anch'esso stesso, che ha confermato le sue parole e dichiarato che
queste son cose che i comunisti sapevano ma che non hanno mai voluto
che si sapessero. D'altronde, ha detto, gli stessi comunisti avevano
instaurato un sistema mafioso per cui nessuno osava chiedere niente a
nessuno e cosí nessuno ha mai saputo. Io non ne sapevo niente, di
questa storia della copula!
Durante uno dei suoi quotidiani incontri ecumenici in privato con
il presidente della Fifa e il poeta Camillo
Spandelano, "cultural+adviser" (e nuova scoperta letteraria di sua eccellenza),
il Presidente del Consiglio della Repubblica Italiana, Berlusconi
Silvio, ha dichiarato che anche se non ne sapeva niente la cosa a lui
piace e l'andava dicendo da anni che la costituzione aveva bisogno di
rifarsi il trucco. Anzi, un bel lifting per dimenticare gli orrori
della realtà, e Berlusconi Silvio firmerà un contratto immobiliare,
davanti agli italiani, per mostrare come lui stesso, in prima
personae alla faccia del comunismo, si costruirà una villa sopra la
villa romana di qualche Caio sulla costa libica mediterranea, proprio
per sostenere il felice evento e poggiare le fondamenta sulla cultura
italiana per lo sviluppo dell'imprenditoria libica nel calcio
brianzolo.
Da fonti non ufficiale sono trapelate voci di cambiamenti
radicali all'interno della formazione della squadra di governo.
Personalità del mondo della cultura sono state chiamate al capezzale del neonato
Costicalcio, figlio della Signora Costituzione e del Signor Calcio, e
sono stati decisi all'unanimità gli articoli e le nuove regole della
costituzione dei campionati di calcio. Totti e Furino riscriveranno
dal primo al quinto capitolo, Mina e Celentano dal quinto al sesto ed
è stato richiamato Trapattoni per la la parte finale. Il lavoro sarà
revisionato da sua eccellenza in persona. Per quanto riguarda i
campionati di calcio e le voci che a loro fanno capo, come la
disoccupazione, la violenza, la droga e tutti i problemi inutili
insegnati dal comunismo ai nostri giovani, il cavalier Berlusconi
Silvio ha delegato tutto nelle mani dei suoi validi ministri della
Giustizia e dell'Economia, ovviamente la delega, le delegazioni e
prodotti delegati sono supervisionati personalmente da sua
eccellenza, il cavalier Berlusconi Silvio.
Simbolo di qualità
pappalapappa ppa ppa